Comitato “Quale futuro per Bosa?”
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Ed eccovi l'immagine desolante della futura diga foranea davanti alla foce del fiume Temo.

Uno sfregio ambientale incalcolabile a danno della sicurezza
del deflusso del fiume in piena, al suo naturale ricambio di acqua e che
impedirà alle onde, durante il maestrale, di entrare dentro la foce del
fiume ed attivare il naturale ricambio di acqua pulita. Il Temo ed il futuro
bacino di foce diventeranno una fogna a cielo aperto. Uno sfregio che
peggiorerà l'accessibilità al porto canale e farà perdere la bellezza
dell'immagine di Bosa Marina: la foce del Temo, attrazione turistica,
fotografata e ripresa, forse più del castello Malaspina, specialmente quando
frange il maestrale!
Una dimostrazione di “ignoranza” o “furbizia” o “altro”, proposta
dall'amministrazione Cuccuru, coltivata dall'amministrazione Cadoni,
raccolta e avviata dall'amministrazione Brigas, difesa dall'amministrazione
di Paolo Casula e attualmente dall'amministrazione di Piero Casula, con la
complicità dell'opposizione
Propagandata sui giornali e tv come “l'opera che avrebbe agevolato il
deflusso del fiume in piena evitando l'allagamento della città, perchè il
maestrale impedisce il deflusso del Fiume in piena”. Questa frase affermata
dai tecnici progettisti e da altri così detti “competenti”, sentita anche a
capo d'anno per l'allagamento di Campu e Mare (nonché per i danni di
Capoterra) é segno di gravissima “ignoranza” nella conoscenza del
comportamento delle onde marine in prossimità della battigia. Altra
frase folle è quella che l'opera “avrebbe reso accessibile il porto canale
con qualsiasi tempo e mare, permettendo ai pescatori bosani il transito 365
giorni l'anno” ( sembra una sfida alle navi che collegano la Sardegna con il
Continente e che, in particolari condizioni di mare, rimangono bloccate in
porto)!
Davanti a tante “baggianate” il popolo dei creduloni, purtroppo
molti, hanno creduto che un “asino” possa volare, ed hanno quindi gioito
all'appalto dei lavori.
Noi del comitato stiamo pensando di chiedere un'offerta alla cittadinanza,
per realizzare delle statue dei nostri amministratori responsabili di
questo scempio e posizionarle sopra la diga foranea a perenne memoria del
loro attivarsi per la rovina della nostra città.
"ED I SUOI PRIMI DANNI COME DA NOI IN
PRECEDENZA ANNUNCIATI"
Foto n.1

foto attuale ( 23 novembre 2010 ), si può notare che il fiume scarica un livello di piena di circa 70 cm., non agevolato, ma ostacolato dallo sbarramento della diga in costruzione, che devia lo scarico del fango e dei detriti verso la spiaggia e la costa Bosa Marina-Turas. Il nuovo bacino tra la foce e la diga foranea, accoglierà l'inquinamento del fiume e diventerà un deposito di detriti pesanti, come da noi preventivato ed illustrato a suo tempo con il filmato sul “DVD” inviato a tutte le autorità competenti.
Foto n. 2

La diga foranea ( ultimata al computer ) quando lo sbarramento con i massi sarà completato: potrà solo peggiorare la situazione già attualmente seriamente compromessa.
Foto n. 3

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ecco una foto del naturale comportamento delle correnti di scarico prima della costruzione della diga foranea: i fanghi ed i detriti, compresi quelli pesanti, venivano portati a largo lasciando pulite le coste. Al momento della foto stava scaricando un livello di piena simile a quello della foto 1, contro un mare mosso con onde di 2/3 metri d'altezza e vento da sud-ovest (libeccio), senza subire ostacoli, |
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